Trattamento fine rapporto

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Questo dialogo permette la gestione dei parametri inerenti il trattamento di fine rapporto che possiamo concettualmente suddividere per sezioni di argomenti: una prima si occupa della rivalutazione del fondo accantonato e propone una serie di campi rivolti al conteggio automatico del TFR, una seconda in cui vengono richieste scelte in merito alla maturazione ed una terza che consente il calcolo in percentuale su imponibili differenti (come in genere richiesto nel settore agricolo); quest'ultima tipologia di gestione è alternativa a quella definita "automatica".

 

La gestione del trattamento di fine rapporto si completa con l'utilizzo del campo, presente nella tabella "Voci retributive", "Retribuzione utile T.F.R." e del campo "TFR" della gestione relativa alla "Maturazione per assenze": il primo stabilisce se la retribuzione valorizzata dalla voce entra nella definizione di retribuzione utile ai fini del TFR, mentre il secondo stabilisce o meno se, durante l'assenza, avviene la maturazione del rateo di TFR.

 

GESTIONE TFR

Dati esposti in output. Per ulteriori informazioni consultare il capitolo "Introduzione" delle sezioni.

 

DEFINIZIONE

Consente l'emissione di una voce da programma che costituisce la retribuzione teorica, comprensiva o meno della maggiorazione per turno. I valori ammessi sono:

- "Teorico con maggiorazione turno": la voce emessa sarà comprensiva della maggiorazione per turno;

- "Teorico senza maggiorazione turno": la voce emessa non sarà comprensiva della maggiorazione per turno.

Se non viene compilato, la retribuzione teorica viene determinata in funzione delle indicazioni fornite nella definizione delle voci. Si ricorda che la percentuale di maggiorazione turno è presente nel rapporto di lavoro, sezione "Orario di lavoro".

Questa voce servirà a valorizzare la quantità teorica del T.F.R. in alternativa a quella emessa dalla procedura. In tale modo sarà possibile definire la retribuzione teorica secondo caratteristiche specificate dall'utente.

Serve a percentualizzare la retribuzione utile a T.F.R. e di conseguenza tutto quanto da questa voce dipendente (Quota TFR, Quota TFR trasferita a fondi ecc...). Si sottolinea che non viene ridotta solo la retribuzione teorica TFR ma tutta la retribuzione utile TFR (in effetti, per ridurre la retribuzione teorica è sufficiente forzare il codice voce per il calcolo della retribuzione teorica).

Non attivando il check viene inibita la rivalutazione del fondo a fine anno e in corso d'anno per i dipendenti licenziati. La percentuale di rivalutazione è indicata nella tabella "Indici ISTAT rivalutazione T.F.R.".

Non attivando il check, la retribuzione utile per il calcolo del T.F.R., non verrà divisa per 13,5.

Viene utilizzato dal programma in caso di cessazione del rapporto di lavoro entro il periodo di prova indicato nel rapporto di lavoro.

Permette l'applicazione del "silenzio/assenso" per l'iscrizione automatica dei dipendenti ai fondi di previdenza complementare. Se attivo, non verrà eseguita alcuna iscrizione automatica ad alcun fondo di previdenza complementare. In teoria, l'attivazione può essere necessaria nei contratti dei "pubblici" o in quei contratti che "ufficialmente" non gestiscono il T.F.R., ma per i quali, per comodità o ai fini contabili, si è collegata comunque la gestione contrattuale di T.F.R.

 

Parametri per maturazione

Numero di giorni al mese, lavorati o coperti da assenza che consentono di maturare il T.F.R., che é necessario raggiungere perché la maturazione del rateo mensile si verifichi. Se il campo non é compilato, la procedura assume la regola standard, per cui, se il dipendente effettua 15 o più di 15 giorni di maturazione, matura il rateo di T.F.R., se meno, non lo matura.

Il giorno indicato deve essere confrontato con il giorno di assunzione. Se il giorno del mese di assunzione é posteriore a quello indicato nel presente campo, viene inibita la maturazione del T.F.R. In tale modo, il T.F.R. inizia la maturazione dal mese successivo a quello di assunzione.